Vi sarà sicuramente capitato passeggiando nei parchi e nei viali della vostra città, o osservando gli alberi nel vostro giardino di vedere dei lunghi filamenti bianchi a forma di U pendere dalle foglie. Si tratta di Takahashia japonica, un insetto comunemente conosciuto come cocciniglia dai filamenti cotonosi o cocciniglia asiatica. Si tratta di un insetto dal carattere estremamente polifago recentemente approdato nel territorio italiano. Per mezzo del loro apparato boccale pungente-succhiante, le ninfe pungono i tessuti fogliari e si nutrono della linfa della pianta ospite. Come riconoscerle? Allo stadio adulto, le femmine sono lunghe circa 7 mm e hanno una colorazione marrone chiaro, che diventa scuro al raggiungimento della maturità. Ciò che consente di distinguerle senza alcun dubbio è il tipico ovisacco bianco simile a un tubicino a forma di U, originato dalla femmina per contenere migliaia di uova. Nell’immagine sono rappresentati numerosi ovisacchi. Una forte infestazione può determinare il disseccamento delle foglie, dei rami giovani, ma anche delle gemme fiorali causando così una mancata produzione di frutti. I danni sono maggiori quando la cocciniglia infesta piante a dimora in viali alberati o parchi, luoghi dove trova condizioni di diffusione naturale ideali. Tra le piante maggiormente attaccate da questo insetto possiamo trovare gli aceri, l’albizia, il bagolaro, il carpino, il gelso, lo storace americano e molte altre. Poche sono le informazioni finora a disposizione sul ciclo biologico di questa cocciniglia. Inoltre, i regolamenti limitano l’utilizzo di prodotti fitosanitari e i metodi di controllo di questo parassita in ambiente urbano. In questo caso assume una grande importanza il monitoraggio dell’insetto sulle specie arboree suscettibili presenti in città al fine di intervenire tempestivamente con una potatura nella prima fase di infestazione in cui la cocciniglia predilige i rami basali degli alberi, più protetti dalla luce del sole. Un altro metodo a diposizione è il rilascio inondativo di insetti coccinellidi e altri predatori. In ambiente urbano, in caso di pesanti infestazioni vengono eseguiti trattamenti insetticidi specifici diretti da un tecnico esperto, effettuati previo controllo e redazione di un atto fitoiatrico da parte di un dottore agronomo abilitato. All’interno di contesti privati è possibile eseguire trattamenti quando si verificano abbondanti infestazioni. È importante affidarsi alla consulenza di un professionista che saprà consigliare i trattamenti e le tempistiche più efficaci.
Fonti
- https://www.fitosanitario.regione.lombardia.it/wps/portal/site/sfr/DettaglioRedazionale/comunicati-e-notizie/notizie/taka-japonica
- Malumphy et al, Cotton stringy scale insect Takahashia japonica, Plant Pest Factsheet, Department of Environment Food and Rural Affair, 2019